Vi abbiamo raccontato nella sezione #parliamodeinostriprogetti di Maison d’Abrì Luisa, progetto iniziato nel 2019 e continuato nel corso del 2020 finanziato dalla Fondazione Carlo Marchi; dedicato a donne in difficoltà con l’obiettivo di creare una speranza e dare un aiuto concreto alla creazione della loro vita in un Paese lontano da quello d’origine.
Il progetto ha avuto successo e a dimostrazione di questo riportiamo la storia di Charity, un nome molto profetico di una ragazza che è stata integrata nel progetto Maison d’Abrì Luisa nel gennaio 2020 e che ha vissuto nella casa messa a disposizione dall’Associazione Ebenezer come da progetto.
Charity è la testimonianza di quanto è stato fatto e le abbiamo chiesto se avesse il piacere di raccontare qualcosa della sua esperienza nel progetto e ha voluto inviarci queste righe che vorremmo condividere con voi:
“Ciao a tutti mi chiamo Charity Noyasaba e scrivo questa testimonianza per raccontare della mia esperienza durante la permanenza presso l’associazione Ebenezer 2017 a.p.s. Lo faccio perché mi piacerebbe spiegarvi come mi hanno aiutato da quando sono in Italia. Non si è trattato soltanto di un’accoglienza abitativa, ma mi hanno accompagnata nella regolarizzazione dei miei documenti, nello studio dell’italiano, nelle mie visite mediche in quanto ero incinta e non sapevo né muovermi né comprendere la lingua a gennaio 2020, mese in cui sono stata appunto inserita nel progetto “Maison d’Abrì Luisa”. La mia bambina è nata mentre ero accolta da loro, sono stati fondamentali in questo mio percorso e io sarò sempre grata per l’aiuto che ci hanno dato: se oggi vivo con la mia famiglia è grazie al loro sostegno. Hanno supportato anche il mio compagno nella ricerca di un lavoro e di un posto in cui vivere insieme a me e alla piccola Grace. Oggi noi stiamo bene, anche se c’è ancora tanto da fare ed imparare. Grazie.”
L’obiettivo dell’Associazione è quello di assistere nel momento del bisogno urgente, ma soprattutto di insegnare ad autosostenersi e crescere in un Paese straniero dando tutti gli strumenti per farlo, così che i bisognosi diventino indipendenti e integrati.
Vogliamo essere un tramite e lo vogliamo fare con la gentilezza di mani aperte e braccia che sostengono. Per questo motivo è stato importante aiutare anche Jude, compagno di Charity, affinché trovassero una stabilità e potessero continuare insieme il loro cammino.
Come ha scritto Charity c’è sempre ancora tanto da fare ed imparare e noi vorremmo essere testimoni di tante altre storie come questa.